(Liceo Ginnasio Statale Benedetto Da Norcia - attività ASL. Simone Pippo 2C) - Dal secondo dopo-guerra sino a ora sempre più persone hanno deciso di trasferirsi dalle campagne alle città, abbandonando terreni e un vita attiva per passare ad una sedentaria. In Italia ci sono circa 2,5 milioni di aziende agricole (dato Agriregioni) e la maggior parte di esse occupano poco più di 2 ettari."La vita agricola è ricca di fatica" come ci dice Maria di 80 anni di Napoli; ma negli ultimi anni sempre più giovani hanno deciso di aprire un' azienda agricola. Circa 10 mila imprese sono nate nel 2016 per opera di donne(dato Confindustria) e il fenomeno non sembra essere in calo nell' anno corrente. Per farci un'idea più chiara di che cosa vuol dire lavorare la terra per una donna, intervistiamo un' anziana signora che ha vissuto grazie ai frutti del campo." Lavoravo solo la mattina in mezzo ai campi e il pomeriggio facevo la trasportatrice di limoni o la cameriera, era bello mangiare ciò che producevo. Purtroppo ho dovuto abbandonare il campo per cercare lavoro in città".
Il lavoro nei campi è stato un mezzo di emancipazione femminile. Oggi sempre di più chi ha un piccolo capitale lo spende per comprare un bene e c'è chi sceglie un terreno. Incontriamo un uomo di mezza età che da poco ha comprato un terreno vicino Roma. Ci spiega che l'ha fatto per mettersi alla prova, per uscire dalla sedentarietà almeno una volta a settimana; infatti lui continua a lavorare nella Capitale. Quindi sembra che l'agricoltura stia ritornando al centro della vita dell' Italiano come osserviamo dai dati ISTAT che evidenziano un incremento di 22 mila aziende agri-turistiche solo nell' anno passato. Lo Stato Italiano sotto impulso dell' Europa, elargisce fondi a chi si occupa di coltivazioni rare come il pomodoro del Piennolo. Forse presto il flusso migratorio dalle campagne alle città cesserà.